Imu e irpef sulle case in affitto

Molti comuni di orienteranno per l’applicazione del 10,6 per mille (il massimo) per le case lasciate vuote, i cui proprietari sono stati favoriti dall’introduzione dell’IMU. Infatti uno dei paradossi della nuova tassazione è che le case sfitte non pagano più l’Irpef sui redditi fondiari in dichiarazione dei redditi: pertanto vengono “premiati fiscalmente”  i proprietari degli immobili sfitti e penalizzati coloro che dichiarano un affitto. Se i Comuni non interverranno, anche solo con aliquote differenziate, siamo di fronte ad un incentivo ad affittare in nero. Anche in base a tale ragionamento, probabilmente i Comuni  concederanno un occhio di riguardo alle case locate a canone concordato (magari tassandole al minimo, il 4,6 per mille), mentre le case affittate a canone libero potrebbero essere tassate ad una aliquota intermedia fra le due, ma non determinabile a priori.