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Aggiornamento: 21-12, 2023
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La ristrutturazione si fa senza permesso

Edilizia e appalti nel provedimento del Governo Renzi

Ristrutturazioni piu' facili niente lungagginie permessi per rifarsi la casa.

Si dovrebbero iniziare i lavori senza  presentare alcun progetto con una serie di interventi di semplificazione a cascata.

L'obiettivo e' quello di assimilare la manutenzione straordinaria a quella ordinaria , basta inviare una semplice comunicazione di inizio lavori a patto che non si modifichi la destinazione d'uso e che non comporti un aumento della unita' immobiliare.

Piu' che una modifica si tratta di una semplificazione e specificazione delle procedure anche nei confronti dei costrutturi, con apposite convenzioni coi Comuni, come gia' da qualche anno si va in questa direzione.

Ristrutturazioni-beneficio fiscale, modalità e adempimenti.

Tra le principali regole e i vari adempimenti modificati da altre recenti disposizioni si segnala :

l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara;

la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori

la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile

l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali

l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

La presente guida intende fornire le indicazioni utili per richiedere correttamente il beneficio fiscale, illustrando modalità e adempimenti.

La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia- gennaio 2014

Negli ultimi anni la normativa che regola la materia è stata più volte modificata.

Le novità più recenti sono state introdotte:

  • dal decreto legge n. 83/2012, che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione (50%, invece di quella ordinaria del 36%) e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio (96.000 euro per unità immobiliare, invece che 48.000 euro)
  • dal decreto legge n. 63/2013, che ha esteso questi maggiori benefici alle spese effettuate entro il 31 dicembre 2013
  • dalla legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015.

 

Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.

La legge di stabilità 2014 ha inoltre prorogato:

1. la detrazione delle spese sostenute per interventi di adozione di misure  antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad attività produttive.


Per questa detrazione sono state fissate le seguenti misure

  •  65%, per le spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014
  • 50%, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015

L’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione non può superare
l’importo di 96.000 euro.


2. la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili  oggetto di ristrutturazione.


Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

 

Bonus casa per il miglioramento dell'efficenza energetica

Bonus casa per il miglioramento dell'efficenza energetica

Gli sgravi fiscali per le riqualificazioni tese all'efficientamento energetico lo sgravio passa dal 55 al 65%, con una doppia proroga: un anno per condomini e sei mesi per famiglie e privati cittadini.

Bonus casa per ristrutturazioni: la percentuale di detrazione rimane al 50%

prorogato fino al 31 dicembre 2013

Bonuas Arredi

Chi ristrutturerà casa avrà un tetto aggiuntivo di 10mila euro (rispetto agli ordinari di 96mila euro) da spendere per l'acquisto di mobili relativi all'appartamento da ristrutturare. La somma di 10mila euro rappresenta "l'imponibile" complessivo sul quale si calcola la detrazione del 50%. In pratica, dunque, viene concesso uno sgravio massimo di 5.000 euro, da ripartire poi in dieci quote annuali.

Sono state escluse dal bonus le Pompe di calore

  • Pubblicato in Edilizia

Bando per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio

Bando per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio nei centri storici: proroga al 17 ottobre della procedura on-line

Dal 12/09/2011 è possibile, attraverso il sistema on-line, inoltrare le domande per la concessione e l’erogazione di contributi per interventi di recupero, riqualificazione e riuso dell’edificato storico dei centri storici e degli insediamenti storici minori della Sardegna.
Il Bando, approvato con Determinazione n. 3722/PU – prot. n. 47688/PU del 18.08.2011 la Direzione Generale dell’Urbanistica – Servizio delle Politiche delle Aree Urbane, in attuazione delle disposizioni dell’art. 14 della Legge Regionale 13 ottobre 1998 n. 29 e ss.mm.ii. “Tutela e valorizzazione dei centri storici della Sardegna”, disciplina le procedure dirette alla concessione ed erogazione di contributi per gli interventi di recupero, riqualificazione e riuso dell’edificato storico dei centri storici e degli insediamenti storici minori della Sardegna.
L’obiettivo del Bando è di contrastare il fenomeno di abbandono dei centri storici favorendo, mediante l’utilizzo del patrimonio edilizio storico, il mantenimento o il ripristino sia delle funzioni residenziali sia delle attività compatibili necessarie per la vitalità economica e sociale del centro storico e connesse alla funzione abitativa.
I contributi, destinati sia a edifici o strutture residenziali che a edifici o strutture destinati ad attività economiche o sociali, ammontano complessivamente a Euro 8.700.000,00.
Possono presentare la domanda i soggetti privati che intendono che intendono restaurare un immobile localizzato in tutti quei Comuni della Sardegna che abbiano un centro storico (zona A) o un centro matrice.
I soggetti beneficiari, dopo aver inviato la domanda al sistema on-line e una volta ottenuta la validazione, dovranno completare la procedura inviando la domanda in formato cartaceo entro il 24/10/2011, secondo le modalità specificate nel bando.
È possibile formulare eventuali quesiti al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

http://www.regione.sardegna.it/bandolegge29

  • Pubblicato in Edilizia
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